La strada fu la prima grande opera pubblica che i Romani realizzarono in Valle d’Aosta. Prima del loro arrivo, era possibile percorrere il territorio valdostano per mezzo dei primitivi sentieri che conducevano nelle odierne Francia e Svizzera.
L’infrastruttura, indispensabile all’espansione militare e politica dell’impero, attraversava la valle centrale, arrivando a biforcarsi ad Augusta Praetoria (Aosta) conducendo ai valichi del Piccolo San Bernardo (Alpis Graia) e del Gran San Bernardo (Alpis Pœnina) che permettevano di raggiungere la Gallia e la Germania.
I resti archeologici dell’antico percorso sono ancora visibili, alcuni sono dei luoghi d’immenso fascino, che testimoniano l’ingegno e l’incredibile tecnica costruttiva romana. Tra i più suggestivi, il ponte di Pont-St-Martin, il tratto di strada fra Donnas e Bard; i resti di Montjovet; il ponte di St-Vincent; i tratti di strada e costruzioni ad Arvier, Mecosse, Leverogne e Runaz ed il taglio nella roccia viva sorretto da incredibili costruzioni a Pierre Taillée (Avise).